Le PITTAPIE o PITTE sono dolci tipici del Natale calabrese. La ricetta, antichissima, nel corso degli anni ha trovato alcune varianti legate alle tradizioni familiari ed alla provincia di appartenenza. Gli ingredienti utilizzati sono semplici: farina e miele arricchiti da abbondante frutta secca, “vino cotto”, cannella e cioccolato. Questi panetti dolci vengono preparati senza burro, latte e uova e con l’utilizzo di ammoniaca per dolci come agente lievitante. Seguendo la mia ricetta otterrete circa 50 Pitte da conservare per quindici giorni in contenitori ben sigillati, o, semplicemente da regalare in queste feste come buon augurio.
PITTAPIE CALABRESI
Ingredienti
- 1 kg di farina 00
- 500 g di miele di castagno
- 250 g di acqua tiepida
- 1 bustina di ammoniaca per dolci
- 2 cucchiaini di cannella
- 1 cucchiaino di cacao amaro al posto del vino cotto
- buccia di un mandarino
- frutta secca noci, nocciole, mandorle, uvetta
- canditi
- cioccolato fondente per ricoprire
Istruzioni
- Riscaldate a bagnomaria il barattolo del miele .
- Versate il contenuto in una ciotola capiente e riempitelo per metà con acqua tiepida poi versatela sul miele.
- Aggiungete la bustina di ammoniaca e mescolate fino a quando in superficie non si formerà una schiuma bianca.
- Unite al composto la frutta secca, i canditi, la cannella, il cacao e la buccia del mandarino tritata finemente.
- Mescolate, aiutandovi con un cucchiaio di legno ed incorporate tutta la farina, fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso, se serve aggiungete ancora un po' di farina.
- dall'impasto ricavate tanti cilindri, schiacciateli in superficie e tagliateli in pezzi regolari.
- Adagiate le pittapie su una teglia ricoperta di carta da forno e cuocete in forno a 180° per circa 25 minuti fino a quando quando risulteranno abbastanza colorate e gonfie.
- Sfornate e lasciate raffreddare.
- Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e ricoprite metà dei vostri dolcetti.
Note
“SE A NATALI NON NDAJU DINARI, MI PIGHJU U FRISCHJOTTU E MI MENTU A SONARI”.
“If at Christmas time I haven’t money, I hang my whistle and I begin to play”
Devono essere buonissimi. Una bella ricetta della tradizione.
Un bacio 🙂
Dani, sono buonissimi e golosi perché dentro c’è tanta frutta secca e miele! baci